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Cos’è e quali sono le tendenze della Internet of Things?

Che cos'è la Internet of Things? Vediamo insieme di cosa si tratta, quali previsioni sono state fatte in merito e come influenzerà il marketing.


Cos’è

La Internet of Things (Internet delle cose) è l’ormai concreta possibilità che ogni oggetto possa essere connesso alla rete, possedere un’intelligenza a bordo e interagire continuamente con l’uomo. Il suo sviluppo si deve sicuramente al crescente utilizzo di smartphone, che diverranno una sorta di telecomando, ossia il mezzo attraverso cui comunicare con tali oggetti. Include i dispositivi per il monitoraggio della propria salute e attività fisica, oggetti che indossiamo quotidianamente, rilevatori di fumo, termostati, monitor video posizionati all’interno delle case e dispositivi aziendali, come i terminali POS, la segnaletica interna e i controllori di produzione.

Qualche esempio:

  • Nike Fuelband, il braccialetto misuratore dell’attività fisica, sempre connesso con il tuo smartphone
  • Fitbit, una gamma di prodotti per il fitness, da braccialetti a bilance, per ritrovare la propria forma fisica
  • Google Glass, gli occhiali costantemente connessi al web che ti consentono, ad esempio, di controllare i social network


Le tendenze

In occasione del World Economic Forum tenutosi a Davos, Accenture ha riportato uno studio secondo cui l’Internet of Things rappresenta uno dei settori più promettenti per lo sviluppo dell’economia globale e potrebbe avere un impatto a livello mondiale di 14.200 miliardi entro il 2030. Tutto questo, però, a patto che vengano avviate determinate iniziative allo scopo di creare le giuste condizioni per l’adozione su larga scala delle nuove tecnologie digitali.

Secondo Benedetto Vigna, responsabile della divisione sensori di STMicroelectronics, ci vorranno almeno 3 anni per avere delle linee guida ben definite. Secondo uno studio della società Gartner, specializzata in ricerche di mercato, entro il 2015 ci saranno oltre 4,9 miliardi di oggetti connessi in tutto il mondo e, entro il 2020, potrebbero diventare 25 miliardi.

Il settore da cui ci si aspettano risultati immediati è quello dell’automotive. Ad esempio, oltre alla manovra automatica di parcheggio, presto potremo viaggiare in auto senza dover guidare, come ha dimostrato Audi che, in occasione del CES a Las Vegas, ha guidato in remoto un’automobile da San Francisco a Las Vegas.


E il marketing che ruolo giocherà?

Le strategie saranno sempre più basate sul web e si comincerà a parlare sempre più di real time marketing. Avremo, infatti, la possibilità di ricevere i dati in tempo reale, gestire i clienti in tempo reale e pianificare delle azioni pubblicitarie sempre più su misura. Sapremo chi acquista il nostro prodotto, dove e perché. Potremo rispondere in maniera tempestiva a tutti clienti con risposte personalizzate per ognuno di loro, basandoci sui loro acquisti passati e sui loro interessi. Il risultato sarà perciò la personalizzazione estrema.